per l'Italia è un'iniziativa delle
Associazioni Scout Triestine
Tržaške Skavtske Organizacije
AGESCI - AMIS - ASSG - FSE - GEI-FVG - MASCI - SCOUTPROM - SZSO
Cos'è la Luce della Pace
Nella Chiesa della Natività a Betlemme vi è una lampada ad olio che arde perennemente da moltissimi secoli, alimentata dall' olio donato a turno da tutte le Nazioni cristiane della Terra.
La Luce della Pace arriva in Italia già nel 1986, ad opera degli Scout sud-tirolese di madre lingua tedesca. La diffusione della fiammella rimane limitata al territorio dell'Alto Adige per diversi anni, fino a quando un Gruppo AGESCI di Valenza Po si organizza per andare a recuperarla a Vienna.
Nel 1993, un Capo scout austriaco, Fritz, viene a Trieste in occasione di una delle molteplici attività di grande accoglienza effettuate dall'Ostello Scout AMIS, associazione scout locale. Nel Natale dello stesso anno, chiamato ed ospitato dai Capi di questa Associazione Fritz ritorna in Italia con la Luce della Pace per la Messa scout di Natale cittadina ed interassociativa, le associazioni che aderirono allora furono AGESCI - AMIS - FSE - SZSO. Nel 1994 viene costituito un comitato spontaneo locale, e nel Natale dello stesso anno partecipa fattivamente alla manifestazione per la Luce della Pace, accendendola a Vienna e portandola in Italia con un furgone fino a Trieste. Da Trieste la distribuzione iniziò prima localmente e poi a Gruppi scout di Genova - Milano - Venezia/Mestre. Nel 1996 c'è stata la prima distribuzione a livello nazionale della Luce della Pace, similare a quanto avviene in Austria, utilizzando il mezzo ferroviario per una staffetta di stazione in stazione su due linee: Trieste-Genova e Trieste-Napoli, la Luce in quell' anno ha toccato oltre 100.000 persone , 5000 scout, 48 città e paesi.
Nel 1997 le linee ferroviarie sono aumentate, da Napoli si è arrivati fino a Salerno, si è scesi giù lungo la linea Adriatica fino a Lecce, la linea per Genova è rimasta invariata, sono stati coinvolti 108 gruppi scout e ben 102 città tra grandi e piccole. Già da alcuni anni le comunità Masci, affiancandosi alle associazioni giovanili partecipano all’iniziativa e dal 2000 la Comunità Masci di Trieste si inserisce tra i promotori dell’iniziativa.
L’anno dopo due dei suoi membri Liliana e Raffaele subentrano nella segreteria organizzativa, compito svolto con impegno per tanti anni da Fabiano Mazzarella scout dell’AMIS. Nel 2001 la “luce” giunge in Sardegna dopo un viaggio avventuroso dovuto al cattivo stato del mare. Nel 2002 abbiamo costituito una nuova linea fino a Torino che nel 2003 si è allungata fino ad Aosta. L' anno scorso da Livorno ci siamo spostati fino a Grosseto. Pertanto attualmente ci sono cinque linee: Trieste – Roma – Palermo; Trieste – Lecce; Trieste – Grosseto; Trieste – Civitavecchia – Cagliari - Sassari; Trieste – Torino - Aosta. Ogni gruppo è composto da sei scout provenienti da Associazioni scout triestine diverse in adempimento allo spirito di fratellanza proprio dello scoutismo e che si sposa idealmente con l’iniziativa della “Luce”.
Vi invitiamo pertanto ad accogliere numerosi la fiammella e farvi a vostra volta portatori di “Luce”
diffondendola a quanta più gente possibile.
Prima di tutto tra i fratelli scout. Talvolta ci preoccupiamo del nostro prossimo più lontano e diverso, e non ci accorgiamo che anche tra noi scout ci sono delle diversità che accettiamo forse con fatica. Pertanto vi invitiamo, se nelle vostre località esistono altre Ass. scout, di contattarle e approfittare di questa occasione per fare la loro conoscenza. Riteniamo questo invito particolarmente importante poiché per noi l’esperienza della “Luce” è stata ed è un’occasione per sviluppare la collaborazione tra tutti gli scout. Pensiamo che la pace deve essere uno stile di vita che comincia prima da noi stessi. Inoltre è un fatto di coerenza che gli scout appartenenti a tutte le sigle mettano in pratica la fratellanza tra di loro prima di pensare di diffonderla agli altri.
La luce della Pace va diffusa a più gente possibile: ricchi e poveri, colti e ignoranti, bianchi e neri, religiosi ed atei, La Pace è patrimonio di tutti e la Luce deve andare a tutti. Si vorrebbe che la luce della Pace arrivasse in special modo nei luoghi di sofferenza, ai gruppi di emarginati, a coloro che non vedono Speranza e futuro nelle vita. L'occasione della distribuzione può essere occasione di Buone Azioni: fare compagnia a chi è solo, visitare gli ammalati, dar da mangiare a chi ha fame,… anche il carcere è un posto ove la Pace va Portata!
Costruttori di Pace.
La parola “pace” ci richiama alla mente immagini di serenità, di tranquillità e non leghiamo questo termine a concetti dinamici. Mentre invece la pace richiede impegno e tenacia. Quale migliore occasione ci offre la “Luce di Betlemme” per farci costruttori di pace? Ogni anno riceviamo dai vari gruppi testimonianze e relazioni sulle attività svolte in occasione della distribuzione della “luce” nelle varie realtà locali. Ci arrivano le vostre veglie, poesie, pensieri, relazioni degli incontri, fotografie. Queste testimonianze noi le raduniamo in un libro che viene stampato e distribuito nel viaggio successivo. La stessa cosa avviene in Austria dove riuniscono le relazioni di tutti gli stati aderenti per poi stamparle in una relazione unica.
Nessuno ha l'imprimatur sulla Luce della Pace. Chi organizza una distribuzione, una manifestazione o qualsiasi altra cosa in suo onore non si può arrogare il diritto di esserne l'unico gestore. Sarebbe come dire di essere padroni dell'aria, perché la Pace non discende dagli uomini ma da Dio, e nessuno deve arrogarsi il diritto di "gestire" ciò che Dio ci ha dato.
Ognuno può dare alla Luce della Pace significati diversi, ma deve dare identico valore.
La Luce della Pace non ha solo un significato religioso, ma traduce in sé molti valori civili, etici, morali accettati anche da chi non pensa di condividere una fede. Perciò accogliamo coloro che vorranno partecipare alla distribuzione anche se non cristiani, purché condividano i valori di Pace e Fratellanza che la Luce della Pace porta con sé.
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