sabato 22 settembre 2007

I castorini:principi, storia e metodo.

Già in questa età i Castorini entrano nella Grande Famiglia degli Scout e imparano lo spirito di Fratellanza dello Scoutismo ed il rispetto per ogni creatura vivente. Il Castorino/a impara giocando, fa amicizia, sviluppa la sua creatività e fantasia, inizia ad apprendere alcune semplici tecniche scout ed entra in contatto con la natura ed il territorio in cui vive. Compiuti gli 8 anni, i Castorini diventano lupetti . I Castorini sono una Branca dello Scoutismo poco diffusa in Italia. Nel Mondo invece sono tantissimi gli Stati dove le Associazioni Scout riconosciute dal WOSM hanno i Castori come branca ufficiale.
Dopo le insistenti richieste da parte di Genitori di Bambini più piccoli dei Lupetti, il Castorismo nacque all'inizio degli anni '70 in Canada, e poi si diffuse in numerose nazioni.

Castorini nella FederScout

Nella
FederScout esistono da anni numerose Associazioni, aderenti alla Federazione, aventi nel loro Statuto ufficialmente la Branca Castorini. Primi fra tutti i Giovani Esploratori Sardi (A.G.E.S.), che sono stati i pionieri del Castorismo nella FederScout e nello Scoutismo Italiano. Grazie al lavoro di alcuni Capi dell'AGES il metodo Castorini Canadese è stato adattato alla realtà Scoutistica Italiana. Il Castorismo elaborato dall'AGES è stato poi insegnato e divulgato alle altre Associazioni della FederScout, soprattutto attraverso i Corsi di Formazione tenuti annualmente nella Scuola Capi della FederScout.
I Castorini, secondo tutta la tradizione scout, hanno una loro Legge, un loro Patto (l'equivalente della promessa per le altre branche) e un loro Motto.
Legge: 1) Il castoro è felice insieme agli altri, 2) Il castoro gioca, canta e lavora
Patto: Desidero: amare la Famiglia e gli Altri Osservare la Legge della Colonia Fare bene ogni cosa
Motto: "INSIEME"
Legge, Patto e Motto variano leggermente di sfumatura nelle diverse Associazioni, ma mantengono comunque i principi fondamentali espressi.
Scopo dello scoutismo in questa branca è quello di:
- sviluppare al massimo le potenzialità del bambino/a in tutti i campi (fisico, manuale, espressivo, spirituale...), valorizzandone la grande ricchezza tipica di questa età e salvaguardandone la creatività e la spontaneità ancora così fresche;
- sviluppare una consapevolezza della presenza e dell’amore di Dio, attraverso la testimonianza e l’amore degli adulti che vivono col bambino/a;
- sviluppare un contatto profondo e vitale con la natura;
- attuare una “iniziazione” allo spirito comunitario, aiutando la progressiva socializzazione del bambino/a e la scoperta delle “regole del gioco” necessarie per stare INSIEME e della gioia e sicurezza che il gruppo può dare;
- individuare le caratteristiche di ognuno, per aiutare il bambino/a ad iniziare precocemente, in quest’età ancora così plasmabile, la sua “autoeducazione”, cioè il lungo lavoro della costruzione del proprio carattere e della propria personalità;
- mantenere vivo, prima e durante il primo impatto con la realtà scolastica, il gusto della scoperta, dell’imparare giocando, del fare con le proprie mani.
METODO
Il Castorismo utilizza il metodo educativo scout ed è pensato come inserito nel discorso più generale e in previsione del suo proseguimento nell’età successiva nella Branca Lupetti. L’ambiente fantastico è quello del “Bosco”, tratto dal libro “Il Bosco delle Meraviglie” di Tony Wolf e quello più specifico di “Colonia”, tratto dal libro “Gli Amici del Bosco”, un adattamento di due libri:
“Friends of the Forest” ed. Scout of Canada, e “Grogh: storia di un castoro” di A.Manzi ed. Bompiani.

http://it.wikipedia.org/wiki/Castorini

1 commento:

Anonimo ha detto...

Ciaoooooooooo!!! Bello, veramente bello, e ci voleva. Sarà utile anche ai miei rover, per il servizio nella branca.
Un abbraccio dal capocompagnia del Mo2 dell'A.G.E.S.
Drakula